Dopo uno stop di quasi due mesi ripartono tutti i cantieri edili.

Il Governo ha pubblicato il DPCM 26 aprile 2020 , firmato dal primo ministro Giuseppe Conte, relativo alla prima parte della cosiddetta Fase 2 Coronavirus: le novità introdotte dal questo provvedimento per il contenimento del contagio da Covid-19 avranno valenza dal 4 maggio 2020 per le successive due settimane (fino al 17 maggio 2020 compreso).

 

Edilizia ed altre attività produttive

Partiamo subito dalle aperture immediate (da oggi 27 aprile 2020), indicazione che NON è compresa nel DPCM del 26 aprile 2020 ma è frutto di una comunicazione inviata in data 26 aprile 2020 dai ministri Roberto Speranza (Sanità), Stefano Patuanelli (Sviluppo economico) e Paola De Micheli (Trasporti) alla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, nella quale forniscono l’interpretazione autentica su quali siano le attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale da autorizzare fin da subito se in grado di ripartire rispettando a pieno le misure anti-coronavirus previste nei protocolli di sicurezza.

Come sottolineato dal comunicato ufficiale della Regione Emilia-Romagna, quindi, ripartono subito, da lunedì 27 aprile 2020, in tutto il Paese, le attività produttive e industriali prevalentemente votate all’export e i cantieri per carceri, scuole, presidi sanitari, case popolari e per la difesa dal dissesto idrogeologico. Lo potranno fare solo se in condizioni di rispettare i protocolli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro firmati dal Governo e da tutte le parti sociali il 24 aprile (allegato al DPCM in oggetto), inviando una comunicazione ai Prefetti.

Entrando nel dettaglio, si tratta delle cosiddette attività per cui i Prefetti possono autorizzare l’apertura sin da subito e che non saranno più limitate ai soli settori coperti dalla disciplina del golden power e potranno riguardare tutte «quelle attività produttive orientate in modo prevalente alle esportazioni» nonché a «quelle attività nel settore delle costruzioni» cruciali per l’economia nazionale, come i cantieri anti-dissesto idrogeologico o per l’edilizia residenziale pubblica, scolastica e penitenziaria.

Segnaliamo, in materia edilizia e cantieristica, gli aspetti particolareggiati che abbiamo già approfondito e analizzato:

  • il protocollo del MIT che prevede un serie di precauzioni: misurazione della temperatura prima dell’accesso al cantiere, accesso contingentato a mense e spogliatoi, pulizia giornaliera e sanificazione periodica delle aree comuni;
  • i modelli di istanza ANCE – uno per i lavori pubblici e uno per i lavori privati – che contengono le principali tematiche sulle quali le imprese potranno aprire un confronto con le committenze, allo scopo di conseguire il riequilibrio dei rapporti contrattuali in essere;
  • il documento ANCE con l’elenco dei costi della sicurezza che devono essere riportati, dai coordinatori in fase di esecuzione, nelle integrazioni dei piani di sicurezza e coordinamento;
  • l’elenco INAIL dei dispositivi di protezione individuale (occhi, vie respiratorie, corpo, mani, arti inferiori) autorizzati con la procedura di validazione in deroga. Tra questi, le varie mascherine per l’edilizia (nel DPCM, come sotto segnalato, si calmierano i prezzi di quelle chirurgiche).

Poi, dal 4 maggio 2020, ripartono tutti i cantieri edili privati, la manifattura, il commercio all’ingrosso: per questi, da oggi 27 aprile sarà possibile preparare gli ambienti di lavoro per sanificazioni e altre attività.

 

 

fonte: https://www.ingenio-web.it