L’allestimento di un cantiere stradale (fisso o mobile) è un’operazione che richiede un’attenzione particolare, in virtù delle variabili e dei molteplici fattori di rischio presenti.
Ridurre al minimo le possibilità di infortuni e incidenti è un aspetto fondamentale, che riguarda non soltanto la salute e sicurezza del personale addetto, ma anche quella dei veicoli e di chiunque transiti nei pressi della strada sui cui si stanno svolgendo i lavori.
In questo articolo vedremo quali sono le norme di riferimento e approfondiremo alcuni aspetti legati alla segnaletica dei cantieri stradali.
Cos’è un cantiere stradale
Un cantiere stradale è rappresentato da qualsiasi tipo di anomalia o ostacolo presente sulla strada, per attività che possono riguardare, ad esempio, lavori di ripristino del manto stradale, manutenzione o rifacimento della segnaletica, scavi, manutenzione dell’illuminazione pubblica, lavori di pulizia, potatura piante/taglio dell’erba, ecc.
Poiché, come è facile intuire, le situazioni di potenziale pericolo sono davvero molte, diventa necessario gestirle in modo corretto, efficace e il più possibile uniforme.
Per semplificare la classificazione delle diverse casistiche, vengono individuate le seguenti tipologie di cantiere stradale:
- cantieri di durata non superiore a 2 giorni (utilizzo di segnali mobili);
- cantieri di durata tra 2 e 7 giorni (utilizzo di segnali parzialmente fissi);
- cantieri di durata oltre i 7 giorni (utilizzo di segnali fissi e segnaletica orizzontale di colore giallo);
- cantieri fissi (non subiscono alcuno spostamento per minimo mezza giornata e prevedono l’utilizzo di segnaletica di avvicinamento, di posizione e di fine prescrizione);
- cantieri mobili (utilizzo di un segnale mobile di preavviso e uno mobile di protezione, che si spostano in modo coordinato all’avanzamento dei lavori, e di coni/paletti che delimitano la zona lavoro).
Allestimento cantieri stradali: normativa
La normativa sui cantieri stradali delinea un quadro abbastanza complesso, principalmente per il fatto che vanno integrate le disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro con quelle relative al Codice della Strada.
Questo significa che il datore di lavoro dovrà effettuare una valutazione dei rischi del cantiere stradale, contenuta nel Piano Operativo per la Sicurezza (POS), considerando anche fattori quali:
- tipologia di strada;
- traffico;
- interazioni o conflitti con mezzi pubblici/privati, residenti, esercizi commerciali, ecc;
- interferenze rispetto alla viabilità standard.
Per ogni tipologia di intervento da effettuare, il POS dovrà contenere non solo le misure di prevenzione e protezione adeguate, ma anche schemi e tavole che illustrino concretamente l’allestimento del cantiere.
Di seguito vengono riportati quelli che, negli ultimi anni, sono stati i principali riferimenti normativi per quanto riguarda l’allestimento dei cantieri stradali:
– Nuovo Codice della Strada (D.Lgs. n.285/1992 e s.m.i.) e relativo Regolamento di esecuzione ed attuazione (D.P.R. n.495/1992 e s.m.i.);
– Direttiva del 24 ottobre 2000 n.6688 “sulla corretta ed uniforme applicazione delle norme del Codice della Strada in materia di segnaletica e criteri per l’installazione e la manutenzione”;
– D.M. del 10 luglio 2002, “Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo”;
– D.M. del 12 dicembre 2011 n.420, “Misure di sicurezza temporanea da applicare a tratti interessati da lavori stradali” (art. 6 del D.Lgs. n.35/2011);
– Direttiva protocollo n.4867 del 5 Agosto 2013, “Istruzioni e linee guida per la fornitura e posa in opera di segnaletica stradale”;
– Decreto Interministeriale del 4 marzo 2013, “Criteri generali di sicurezza relativi alle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare”.
Segnaletica nei cantieri stradali
L’allestimento di un cantiere stradale non può prescindere dal corretto posizionamento della segnaletica, sia per quanto riguarda i cantieri fissi che mobili.
Data la varietà di situazioni a rischio possibili, è importante che il segnalamento sia uniforme, in modo da informare al meglio gli utenti, guidarli e convincerli a “tenere un comportamento adeguato a una situazione non abituale”.
I principi di riferimento sono 4:
- adattamento alla situazione (in base a strada, traffico, condizioni meteorologiche, ecc);
- coerenza (segnali temporanei o permanenti non in contrasto tra loro);
- credibilità (informare l’utente in merito alla situazione reale);
- visibilità e leggibilità (sia di giorno che di notte).
Altro aspetto importante da evidenziare è che la segnaletica nei cantieri stradali deve avere le stesse dimensioni di quella permanente e utilizzare adeguati supporti e sostegni, in modo da assicurare stabilità ma non eccessiva rigidità (sono vietati zavorramenti quali pietre, cerchioni di ruota, ecc).
Di seguito le principali tipologie di segnaletica utilizzata per cantieri stradali temporanei:
– segnalamento del cantiere (segnali di pericolo, segnali di prescrizione – come il dare la precedenza, divieto di sorpasso o divieto di transito – e segnali di indicazione);
– delimitazione del cantiere (segnali complementari quali barriere, paletti di delimitazione, coni, delineatori, ecc);
– segnali luminosi (lanterne semaforiche, dispositivi a luce gialla, dispositivi luminosi a luce rossa);
– segnali orizzontali (strisce longitudinali per indicare la separazione dei sensi di marcia, le corsie e i margini; strisce trasversali per indicare, ad esempio, il punto di arresto nei sensi unici alternati regolati dai semafori);
– sicurezza dei pedoni (corridoio o marciapiede temporaneo, opportunamente segnalato)
– segnalamento dei veicoli operativi e dei macchinari esposti al traffico;
– senso unico alternato (nei casi di restringimento di una carreggiata a doppio senso di marcia);
– limitazione di velocità.
Sicurezza cantieri stradali: formazione obbligatoria
Il Datore di Lavoro, per legge, è obbligato a fornire adeguata formazione agli addetti all’installazione e rimozione della segnaletica stradale. Il riferimento normativo è il Decreto Interministeriale 4 marzo 2013, che stabilisce tempi e contenuti rispettivamente per operatori e preposti:
– percorso formativo per operatori: è strutturato in 3 moduli della durata complessiva di 8 ore, con prova di verifica finale;
– percorso formativo per preposti: è strutturato in 3 moduli della durata complessiva di 12 ore, con prova di verifica finale.
La particolarità di questi corsi è data dal carattere sia teorico che, soprattutto, pratico. È infatti previsto un addestramento che prevede la simulazione di una o più tipologie di cantieri in diverse situazioni (lato strada, incroci, ecc) tramite l’utilizzo di segnaletica verticale e orizzontale.
credits: STUDIO ESSEPI